Loro, certi uomini, sempre pronti a correre dalla mamma, a nutrirsi del proprio egoismo, a parlare la lingua del patriarcato; lei, donna amorosa, con la capacità di spogliarsi in un attimo delle sovrastrutture che la Storia le ha cucito addosso e di calarsi nel ruolo primordiale della femmina-madre-amante. Nessuna meraviglia se, dal loro incontro, i primi emergono ammaccati e la seconda delusa: che vale saper parlare il linguaggio originario dell’amore se l'interlocutore ne ha dimenticato i fonemi e le regole sintattiche? Ma la donna amorosa, come in un romanzo di formazione, non smette mai di cercare un più profondo sapere e di desiderare un uomo selvaggio e mite, finalmente in grado d’intonare con lei l’antica canzone della specie. Maria Luisa Bompani (Formigine 1957) è laureata in filosofia e insegna lettere in una scuola superiore. Fa parte del gruppo “Donne di poesia” di Modena. Ha pubblicato, nel 1989, con le amiche poetesse, un’antologia dal titolo Vi son frecce. Nel 2004, è uscito il suo romanzo Infanzia dea.
|